Alcuni miei consigli (qua considero solo consigli materiali)
per attenuare o ridurre la depressione
(ed eventualmente altri disturbi psichici)
- Mangiare quasi solo cibi quasi privi di pesticidi agricoli
Leggiamo (in inglese, lingua originale) nell'articolo scientifico
"Ricoveri per disturbi dell'umore, tentativi di suicidio, e mortalità per suicidio tra lavoratori agricoli e residenti in una zona con uso intensivo di pesticidi in Brasile. (
Mood disorders hospitalizations, suicide attempts, and suicide mortality among agricultural workers and residents in an area with intensive use of pesticides in Brazil.
Di:
Meyer A, Koifman S, Koifman RJ, Moreira JC, de Rezende Chrisman J, Abreu-Villaca Y.
In: Journal of Toxicology and Environmental Health, Part A. 2010; 73 (13-14): 866-77.)
"Questi risultati suggeriscono che l'esposizione a pesticidi può senz'altro aumentare il rischio della frequenza di suicidi, specialmente fra lavoratori agricoli."
(
"These results suggest that pesticide exposure may indeed increase the risk of suicide frequency, especially among agricultural workers.").
(Testo riportato su un
sito internet governativo statunitense (in www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20563920)
).
Si veda anche:
[1] Disturbi psichiatrici tra applicatori e formulatori egiziani di pesticidi. Di Amr MM, Halim ZS, Moussa SS. In Environ Res. 1997;73(1-2):193-9.
[2] Depressione ed esposizione a pesticidi fra gli applicatori privati di pesticidi arruollati nell'Agricoltural Health Study. Di Beseler CL, Stallones L, Hoppin JA, Alavanja MC, Blair A, T Keefe, Kamel F. In: Ambiente Salute perspect. Dic 2008, 116 (12) :1713-9.
[3] Uno studio di coorte di avvelenamento da pesticidi e depressione in residenti agricoli del Colorado. Di Beseler CL, Stallones L. In Ann Epidemiol. 2008 Oct; 18(10):768-74.
[4] Ricoveri per disturbi dell'umore, tentativi di suicidio, e mortalità per suicidio tra lavoratori agricoli e residenti in una zona con uso intensivo di pesticidi in Brasile. Di Meyer A, Koifman S, Koifman RJ, Moreira JC, de Rezende Chrisman J, Abreu-Villaca Y. In J Toxicol Environ Health A. 2010; 73(13-14):866-77.
[5] Suicidio e potenziale esposizione lavorativa a pesticidi, Colorado 1990-1999. Di Stallones L. In J Agromedicine. 2006; 11(3-4):107-12.
[6] Aumento del rischio di suicidio con l'esposizione a pesticidi in una zona ad agricoltura intensiva. Uno studio retrospettivo di 12 anni. Di Parrón T, Hernández AF, Villanueva E. In Forensic Sci Int. 1996 May 17; 79(1):53-63.
- Far rimuovere (cautissimamente) eventuali otturazioni dentali
al mercurio (neurotossico)
Si veda:
- (Articolo scientifico in Inglese) Neurobehavioral effects from exposure to dental amalgam Hg(o): new distinctions between recent exposure and Hg body burden.
(Effetti neurocomportamentali da esposizione ad H(o) di amalgami dentali: nuove distinzioni tra esposizione recente carico corporeo di Hg.
Di:
Echeverria D1, Aposhian HV, Woods JS, Heyer NJ, Aposhian MM, Bittner AC Jr, Mahurin RK, Cianciola M.
In:
FASEB Journal: official publication of the Federation of American Societies of Experimental Biology (1998) Aug; 12(11):971-80.
PMID 9707169
- (Testo divulgativo in Inglese, di autore Medico)
Mercury Amalgam Fillings: Lies, Damn Lies and Statistics.
(Otturazioni dentali ad amalgama di mercurio: bugie, bugie maliziose e statistica.)
(Link).
- (Testo divulgativo in Italiano, di autore Medico)
Link.
- Non mangiare pesci di taglia media o grande. (A meno che, ovviamente, questo
non vi causi affatto depressione, il che probabilmente è vero per moltissime
persone).
Tutti i pesci, in misura molto variabile, contengono mercurio, neurotossico,
e in generale quelli di piccola dimensione ne contengono meno.
(Si veda Mercury Levels in Commercial Fish and Shellfish (1990-2010)
sulla pagina internet governativa statunitense Mercury Levels in Commercial Fish and Shellfish (1990-2010)).
Alcune persone sono più sensibili di altre al mercurio. Il metilmercurio del pesce lascia il corpo molto lentamente.
Un testo divulgativo in italiano: link.
- Usare molto cautamente i telefoni cellulari; attenzione nell'esporsi a quelli altrui, e agli wi-fi.
Tutti i telefoni cellulari irradiano microonde affini a quelle dei forni a microonde, che si attenuano con la distanza. Telefonando si irradia molto di più che inviando qualche sms.
I telefoni cellulari, semplificando, sono di due tipi: quelli collegati a internet, e quelli semplici, di moderna fattura ma non collegabili a internet: questi ultimi irradiano in generale di meno,
e le comunicazioni via internet (Messenger, Whatsapp, eccetera) più degli sms. Quelle microonde ovviamente interferiscono con tutto il corpo, ma di più con gli organi
superficiali e posti nella parte alta del corpo, come il cervello e la tiroide, e i disturbi di quest'ultima possono causare irritabilità e letargia (oltre a molti altri danni).
Se tenete il telefono cellulare su un tavolo non metallico a un metro da voi ricevete molto meno radiazioni che se lo tenete addosso. Con gli auricolari si evita la stretta vicinanza al
cervello e alla tiroide. Mettendo il cellulare in modalità off-line non potete nè ricevere nè chiamare nè inviare messaggi, ma il cellulare irradia molto di meno
e potete comunque usarlo come sveglia e per fare fotografie se ha la fotocamera; e ogni tanto potete riaccenderlo. Ci sono poi varie app che, con lo scopo di far
durare di più la carica della batteria, riducono enormemente l'irradiazione di microonde, andando a vedere solo di tanto in tanto (per esempio ogni mezz'ora)
se avete ricevuto messaggi su Whatsapp e simili; fare però attenzione se queste app non attivano da sole la funzionalità wi-fi. Negli assembramenti di persone (aule scolastiche e universitarie, cinema,
folla...) numerosi telefonini lasciati incautamente accesi invecechè off-line irradiano la vostra tiroide e tutti gli altri organi. I metalli riflettono le
microonde, rendendo molto sospetti gli inserti metallici dentro il corpo (e un po' sospette le ornamentazioni metalliche del corpo e del vestiario).
Ormai, è assolutamente sconsigliabile dormire su letti con molle o reti metalliche; e ovviamente tenere telefonini accesi vicino a sè mentre si dorme.
Le stoffe, la plastica e i muri di pietra, mattoni e cemento non armato non schermano le radiazioni. Gli wi-fi emettono anch'essi microonde.
Informarsi se a mezzo metro dalla vostra testa a letto quando dormite, in un'altro appartamento separato da voi
da un muro di pietra o mattoni, c'è un wi-fi acceso di notte (forse pure inutilmente perchè il suo proprietario e utilizzatore dorme anche lui, magari dieci volte
più lontano). Avvertire l'umanità inconsapevole di questi rischi; propagandare la modalità off-line del cellulare quando si va al cinema, al teatro, in biblioteca...
Si veda l'articolo scientifico "La durata e l'ora del sonno sono associati coi pensieri negativi ripetitivi" (titolo originale: Duration and Timing of Sleep are Associated with Repetitive Negative Thinking), di Jacob A.Nota e Meredith E.Coles, in: Cognitive Therapy and Research
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(dicembre 2014). Link:
http://link.springer.com/article/10.1007/s10608-014-9651-7
- Mangiare il più sanamente che si può.
- Bere acqua (in senso stretto) al risveglio. Alcuni consigliano che sia calda,
in ogni caso qua si parla proprio di acqua, non tisane o succhi di frutta o
altre bevande. Ovvio poi che dev'essere acqua di qualità migliore possibile,
per esempio opportuna acqua minerale conservata in bottiglie di vetro.
- Non evitare completamente il sale.
- In caso di disturbi digestivi (fortemente correlati ai problemi psicologici) potrebbe essere il caso di provare ad evitare
il diossido di titanio (o biossido di titanio, negli alimenti sigla E171) degli integratori alimentari (e farmaci, purtroppo), di caramelle e gomme da masticare e tanti alimenti (è
un colorante alimentare), dei dentifrici (e, verosimilmente meno pericoloso, saponi e altri detergenti, cosmetici, creme solari, eccetera).
- Provare ad astenersi dalla carne di maiale.
- Eventualmente, fare analisi del sangue per determinare intolleranze alimentari.
- Andare spesso a dormire presto.
- In caso di disturbi del sonno, provare a cambiare la posizione del letto.
- In caso di disturbi del sonno, provare a dormire quasi al buio, anche evitando la luce lunare dormendo.
- In caso di disturbi del sonno, considerare attentamente la quantità di
stimolanti che si assumono. Cioccolata, tè, caffè, guaranà...
Una persona sensibile
può svegliarsi sempre nel cuore della notte, e cessare questo comportamento
eliminando una singola tazzina di caffè che beve più di 12 ore prima dei
risvegli notturni.
- In caso di disturbi del sonno, evitare di mangiare parecchio poco prima di andare a
dormire.
I cibi in questo senso sono diversissimi, e molto dipende anche dall'ora,
perchè la digestione avviene con differente facilità alle varie ore, e certo c'è
da aspettarsi una variabilità individuale. Un avocado mangiato alle 22 poco
prima di andare a dormire può turbare il sonno molto significativamente, mangiato
nel cuore della notte - magari in un risveglio notturno - potrebbe non turbarlo
tanto. Fichi secchi mangiati poco prima di andare a dormire potrebbero non
turbare il sonno in maniera significativa.
- In caso di disturbi del sonno consistenti in risvegli notturni, evitare sia
di drammatizzare che tanto più di prendere farmaci, e considerare invece la
naturalità dei risvegli notturni: una modalità antica
e naturale del sonno è proprio quello di farlo in due tratti, separati da un tempo
di veglia: è un sonno bifasico. Link.
- In caso di disturbi del sonno consistenti in risvegli notturni per la
necessità di urinare, fare attenzione al bilancio idrico del corpo nelle ore
precedenti al sonno.
In particolare, evitando nelle ultime ore prima di andare a dormire sia
l'eccesso di acqua e di cibi contenenti molta acqua (come la frutta fresca),
che l'eccesso di cibi molto diuretici (come sono tantissime verdure).
- In caso di disturbi del sonno consistenti in risvegli notturni, trovare
cibi adatti per riaddormentarsi. In particolare una mela con la buccia (dove
risiede il principio attivo in questo caso utile) può essere l'ideale.
- Rifornirsi di adeguata quantità di vitamina D. Questa vitamina si acquisisce
essenzialmente in 4 modi: 1. Con gli alimenti naturali, in cui però è scarsissima. 2. Con gli
alimenti addizionati di vitamina D artificialmente. 3. Con gli integeratori di
vitamina D (e in generale si può sperare che quelli liquidi non contengano il
biossido di titanio, tossico). 4. Esponendosi alla luce solare senza creme filtro
(ovviamente per un tempo - molto variabile da persona a persona - di molto
inferiore a quello che causa scottature); alle latitudini
italiane, soprattutto al sole delle ore centrali delle giornate della stagione
calda, cioè proprio il sole che insegnano a fuggire,
per evitare invecchiamento della pelle e un tipo di cancro. Ma la carenza di
vitamina D è correlata, oltre che alla depressione, a decine di tipi di cancro.
Ora, ciascuno farà la sue scelte e non è questa la sede per dare un consiglio
definitivo sulla questione; comunque il Dottor Khalsa, medico, autore di
"I poteri curativi della vitamina D. Vitamin D revolution", consiglia gli
integratori di vitamina D, in dosi molto maggiori di quelle usualmente
consigliate.
- Con cautela (anche perché è fotosensibilizzante) provare quando non ci si espone molto alla luce le tisane di iperico biologico.
- Fare qualche psicoterapia.